(Avantgarde Music’s Unorthodox Emanation) Terzo album per I Defacement, terzetto con base a Utrecht, in Olanda, anche se sia il chitarrista Khalid Azagoth ed il cantante/bassista Forsaken Ahmed provengono dalla Libia, mentre il batterista Mark Bestia proviene da Romano D’Ezzelino, a pochi passi da Bassano del Grappa artista che ho avuto modo di veder suonare dal vivo svariate volte con numerose band, tanto che posso garantire che il nickname ‘Bestia’ è appropriato. “Duality” fonde alla perfezione la brutalità del death metal più oltranzista con il feroce nichilismo del black metal, infondendo al tutto una sensazione di inquietante claustrofobia attraverso quattro lunghi brani intervallati da altrettanti interludi elettronici i quali contribuiscono ulteriormente a rendere glaciale l’atmosfera. “Barrier” fonde alla perfezione un riffing contorto e straniante con il drumming disumano di Bestia, mentre le vocals di Ahmed suonano come lontane, inquietanti e disperate. “Scabulous” è maggiormente death oriented, dalle partiture monolitiche ma non per questo meno cariche di odio e disperazione. Un album glaciale, angosciante, tecnicamente ineccepibile e con parti sperimentali ben dosate e sempre funzionali al mood dei brani.

(Matteo Piotto) Voto: 9/10