(Xenokorp) Quindi, cosa mai potremmo aspettarci da un album che fa il verso al classico degli Zeppelin, riletto in chiave ‘organica’? I Defecal Of Gerbe sono nati apposta per dissacrare la musica estrema attraverso il grind, genere già di per sé poco ortodosso e assolutamente anticonformista. I nostri fanno per l’appunto grind in chiave semiseria, canzoni che si aggirano mediamente attorno ai tre minuti scarsi, cartucce da sparare a ripetizione senza il minimo accenno a ragionare su ciò che gli strumenti sputano fuori. Come per ogni album grind che si rispetti, la struttura canzone è ridotta all’osso così come la registrazione, frammentata e ai minimi termini. E in mezzo a questo marasma tanto sarcasmo, serietà zero, così come la voglia di prendersi sul serio. Il risultato dipende dalle aspettative: non immaginatevi la tecnica dei Carcass, né la brutale aggressività dei Cripple Bastards, qui c’è solo la voglia di prender(si) in giro e regalare agli ascoltatori un momento di svago sonoro, una mezz’ora di stacco da tutto per dimenticarsi della monotonia della vita quotidiana… a mio avviso quello che poteva essere il punto di forza del gruppo è diventato il suo principale difetto, visto che l’album è a conti fatti troppo incentrato sulla parte ironica e davvero troppo poco spostato vesto la qualità sonora e compositiva. Insomma, pure per il grind un minimo di impegno viene richiesto, suvvia! Fanfaroni.
(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 6,5/10