(Autoproduzione) Evidentemente i Defechate sono italiani, si presentano all’ascolto con una manciata di tracce in cui una voce molto profonda e dedita al più becero dei growl si adagia prepotentemente su strutture intricate. I cambi di tempo sono continui e nervosi, al servizio di una parte ritmica solida e ben congegnata. Inizialmente il suono sembra fin troppo sporco, ma poi la sensazione svanisce e ci si dimentica che in fin dei conti siamo di fronte sostanzialmente ad una demo. Una prova di petto per un gruppo che sembra coeso e dalle idee chiare. Molto, ma molto bene.
(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 7/10