(Selfmadegod Records) I Deivos sono una mazzata sui denti, né più né meno. Una violenza calcolata, cinica e spietatamente lucida. Un atto di death metal estremo, portato a un livello tecnico importante ma agile e dinamico. “Apophenia” si scatena attraverso circa trentaquattro minuti con ampie fasi prevalentemente basate sulla velocità, pur con la capacità dei polacchi di creare momenti importanti anche quando i giri del motore vengono portati al minimo. Si apprezzo il turbinio melodico intravisto tra le pieghe dei vari intrichi tecnici espressi, nonché nelle fasi in mid tempo dove spuntano anche assoli melodicamente affinati e memorabili. Tra Suffocation, Decapitated, Cannibal Corpse e Morbid Angel, i Deivos filtrano abilmente il tutto, infondendo poi al proprio suonare un livello ulteriore a questi rimandi, esibendo una suprema capacità di esecuzione. In “Apophenia” ogni trama è articolata e dalle sue parti emerge anche una certa imprevedibilità di arrangiamento.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10