(Massacre Records) Nuovo album e nuovo concept per Deliver The Galaxy, formazione tedesca giunta con questo al terzo full length. Da sempre appassionata di fantascienza, la band sassone ci narra di una invasione in terra sumera da parte da parte di extraterrestri, i quali, grazie alla loro tecnologia hanno aiutato la popolazione locale ad erigere le loro imponenti piramidi: un tema magari non originalissimo, ma sempre ricco di fascino. La storia si dipana in tredici capitoli, offrendo una molto suggestiva e cinematografica intro, “Ancient Alien”, ottima per creare la giusta tensione che ci trasporta direttamente alla title track, sostenuta da un groove corposo molto vicino alle atmosfere dei migliori Hypocrisy. “Unsterblich” è uno dei migliori pezzi del disco, un perfetto mix tra potenza, melodia, malinconia e immediatezza, grazie a ritornelli orecchiabili e coinvolgenti, mentre “Get Down” ha un ottimo riffing, bilanciando brutalità ed azzeccati breakdown, il tutto rovinato da un ritornello banale e ripetuto ossessivamente fino allo sfinimento. Le cose migliorano con “Dead Planet”, impreziosita da un eccellente quanto affascinante lavoro di percussioni, in contrasto con “Shadows” la quale si erge su voci pulite e melodie ruffiane nella peggior tradizione del metalcore più melenso e scontato. Un album che parte con le migliori aspettative, raggiungendo, come detto livelli cari ai migliori Hypocrisy, ma che purtroppo non mantiene lo stesso livello qualitativo, con pezzi che sembrano scritti col manuale del perfetto album melodeath, dal quale ogni riff, ogni assolo e ogni breakdown diventano sempre più prevedibili. Un vero peccato, perché le qualità tecniche ci sono e le poche idee originali risultano vincenti.

(Matteo Piotto) Voto: 6,5/10