(Edged Circle Productions) Decisamente fuori dagli schemi i cileni Demoniac, fautori di un thrash metal estremamente furioso, ma che non manca di riservare inaspettate sorprese. Il sound dei primissimi Kreator viene infatti ulteriormente estremizzato sotto un’ottica tipicamente sudamericana, cara a formazioni come i primissimi Sepultura e Sarcofago, con la grossa differenza che i Demoniac hanno un bagaglio tecnico decisamente elevato, che permette loro incursioni nel techno thrash più raffinato ed evoluto. Ma quello che stupisce ancor più è l’utilizzo di alcune soluzioni spiazzanti, totalmente inattese in un album thrash metal così tirato, a partire dal coro finale de “La Caìda”, brano che termina con un assolo di chitarra in fade out che lascia il posto alle dolci note di un pianoforte. Ancora più bizzarra è “Synthèse D’Accords”, una sorta di melodia da festa popolare suonata con basso, batteria, moog e fisarmonica, mentre il clarinetto duella con le chitarre su “Granada”. Un album che vive di contrasti, facendo coesistere una forte anima latina con il thrash più intransigente, il tutto filtrato da un’attitudine progressive, elementi apparentemente in antitesi ma che qui si fondono in maniera originale e senza snaturarsi forzatamente.
(Matteo Piotto) Voto: 9/10