(Iron Bonehead/Tour De Garde) Nella migliore tradizione Black Metal, siamo di fronte al lavoro di debutto di un duo che ha dedicato il proprio operato all’esoterismo e alla metafisica più maligna. La cosa che mi stupisce è che i ragazzi in questione siano indiani, ma poco importa. Anzi, purtroppo non riconosco nulla delle tradizioni indiane nelle quattro tracce che compongono l’album, con il risultato che ci troviamo di fronte ad un canonico album Black fatto comunque piuttosto bene. Le componenti principali ci sono tutte: voce dannatamente cattiva, tempi veloci e suoni impastati… Ecco se vogliamo cercare qualche peculiarità direi che c’è una vena epica che aleggia nelle composizioni, quello si. Per il resto il cd non toglie e non aggiunge nulla al genere. La mia speranza è che con il tempo il background culturale dei compositori si insinui nella loro musica, rendendola diversa da quella prodotta da una miriade di altri gruppi. In attesa…
(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 6,5/10