(Century Media) Con riff cantilenanti, veloci, che cavalcano il ritmo e con un’ossatura thrash metal e una sonorità generale di natura melodic death metal, i Deserted Fear si ripresentano con una manciata di canzoni, tredici tra bonus e intro, piuttosto fresche e contemporanee. Produzione attuale, dunque pulita e con gli strumenti che si stratificano con ordine. Il riffing è in continua evoluzione, varia e presenta non solo linee ritmiche ma diversi fraseggi e costruzioni melodiche. Il melodic death metal dei teutonici progredisce, si porta avanti rispetto alla tradizione svedese, pur non abbandonandola e dunque senza reinventare, stravolgere o rendere irriconoscibili gli stilemi del genere. L’album tra l’altro è stato registrato a Göteborg presso lo Studio Fredman, caro a Dark tranquillity, In Flames Opeyh, Soilwork e tanti altri. I Deserted Fear suonano delle canzoni nelle quali si rendono diretti e con qualità. Il riffing sviluppato da Fabian Hildebrandt e Manuel Glatter, nei tre il secondo è anche la voce del gruppo, è un lavoro encomiabile. Simon Mengs, il terzo dell’ensemble, batterista, cuore preciso e dinamico completa il quadro di questo album godibile.
(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10