(FDA-Rekotz) Tornano, a distanza dall’ottimo debutto “My Empire” i Tedeschi Deserted Fear. Se il primo album aveva entusiasmato pubblico ed addetti ai lavori, questo “Kingdom Of Worms” conferma solo parzialmente le potenzialità espresse nel lavoro precedente. I brani sono ben eseguiti, brutali al punto giusto e il tasso tecnico elevato. Tuttavia, manca quella marcia in più in grado di fare spiccare la band teutonica, tenendo conto del mercato affollato nel redivivo death metal, genere che è tornato prepotentemente alla ribalta nell’ultimo periodo. Lungi da essere comunque un album scadente, “Kingdom Of Worms” bilancia in maniera efficace influenze Inglesi (Bolt Thrower in primis) e sonorità Svedesi, rese maggiormente evidenti dalla produzione di Dan Swano, fin troppo pulita, al punto di rendere il sound un po’ freddo e privo di quel marciume che caratterizza il death metal. Alcuni brani sono efficaci, come la title track, che parte con un riff veloce e “grattugiato” alla Entombed, per evolversi in un mid tempo alla Bolt Thrower, inframmezzato da repentine accelerazioni. “The Agony” ha parti di chitarra insolite e coinvolgenti, disinnescate in parte da un drumming che pur essendo potente e preciso, latita di fantasia e si limita a svolgere il compitino appiattendo un po’ le soluzioni più originali. La qualità dell’album resta comunque di buon livello, ma tenendo conto del debutto, molto più ispirato e della concorrenza di molte altre bands agguerrite, questo “Kingdom Of Worms” da l’impressione di essere un lavoro discreto ma un po’ anonimo.
(Matteo Piotto) Voto: 6/10