(Atomic Stuff) Debutto discografico per i Desma, band Bresciana nata nel 2009. Il loro sound attinge dai mostri sacri dell’hard rock, come Deep Purple e Led Zeppelin, senza tralasciare influenze di gruppi rock Italiani, come Timoria (l’impostazione vocale di Alberto Gobbi ricorda, in alcuni frangenti quella di Francesco Renga), Litfiba e Afterhours, con in più alcuni azzeccati inserti elettronici vicini a quelli usati dai Subsonica. Da questo ibrido nasce “Identità Anonime”, album in cui potenza e melodia si intrecciano, grazie a brani dinamici, incentrati su chitarre robuste e ritornelli immediati. Il mid tempo “Vedova Nera” è incalzante, grazie a una sezione ritmica pulsante, mentre la melodia vocale si stampa immediatamente in testa. “Falsi Dei” è più tipicamente hard rock e ricorda un po’ il Pino Scotto di “Guado”. “Illusione” si muove su una ritmica sincopata vicina ai citati Subsonica, con una linea vocale affine ai primi Negramaro. Il ritornello è anthemico e i brevi assoli di chitarra sono ricchi di gusto. Elettronica e chitarre pesanti si fondono alla perfezione in “Vedova Nera”, song guidata da una ritmica ossessiva e quasi tribale. Le atmosfere si fanno dilatate e sognanti su “Nuova Alba”, dove i ritmi rallentano e le tastiere di sottofondo creano atmosfere oniriche. La conclusiva “Pochi Minuti” è dominata dalla chitarra che sfuma nel ritornello per lasciare posto a synth e tastiere. Un album fresco e personale, dove le influenze prima elencate si mescolano senza soluzione di continuità, creando un sound unico nel suo genere. Un lavoro che dimostra come il vero rock Italiano goda di buona salute e sia accessibile a tutti pur senza svendersi alle charts.
(Matteo Piotto) Voto: 7,5/10