(Pure Steel Records) Sono passati ben nove anni dall’ultimo album in studio degli statunitensi Destructor. La band nasce nel 1985, anno in cui pubblica il debutto “Maximum Destruction”, per poi subire una brusca interruzione nel 1988, a causa della morte del bassista Dave Holocaust. La band rinasce nel 1999, e da allora ha pubblicato alcuni demo, due full length, un EP e due live albums. “Back In Bondage” è il terzo album da quando la formazione statunitense è tornata in pista. Un lavoro che prosegue con coerenza lo stile che i nostri avevano intrapreso fin dall’inizio della loro carriera. Non aspettiamoci, quindi, alcuna innovazione nel sound dei Destructor, ma attendiamoci di sentire del sano e robusto power metal americano, innervato da robuste dosi di thrash metal, vocals potenti aggressive e melodiche allo stesso tempo, armonizzazioni maideniane e ritmiche solide e robuste. Un album tradizionalmente metal, quindi, ma suonato con il cuore, con passione ed una perizia che solo i prime movers della scena possono vantare. Gli amanti di bands come Metal Church, Iced Earth, Capricorn ed Estwind dovrebbero dare un ascolto a “Back In Bondage. Non ne rimarranno delusi.
(Matteo Piotto) Voto: 7/10