(Amor Fati / Mystískaos / Extraconscious Records) Non si sa molto del gruppo che si nasconde dietro questo nome, a parte il cantante, lo stesso dei Mare Cognitum. Dopo quattro anni dal debutto, ecco tornare gli svedesi sul banco di prova con un lavoro forse leggermente meno personale del primo, ma di indubbia fattura. Una splendida copertina rivela un sestetto di tracce dalla durata in verità molto variabile, in cui il black si fonde con il depressive e il post black metal, per un album che non ci pensa nemmeno a perdere la propria aggressività. Se ascoltato con leggerezza, il suono proposto sembra a tratti essere il ‘solito’ black moderno, salvo poi apprezzarne le piccole sfumature verso generi meno immediati e più ricercati. Una certa eleganza si cela tra le righe, che si condensa in un’atmosfera generale tra il nostalgico e il romantico, quasi si stesse parlando dei Novembre del black. Insomma, un disco non immediato, che svela il suo valore dopo più di un ascolto. Ma questo, per contro, garantisce un interesse nell’ascoltatore che non sfuma nel tempo, anzi…
(Enrico MEDOACUS) Voto: 8/10