(Season of Mist) Non totalmente un album nel quale la melodia viene rafforzata ed espressa come prima necessità e neppure un album che alla lunga riesca a differenziarsi nelle sue molteplici composizioni, tuttavia “Nurture” mostra le capacità musicali dei Deviant Process in una maniera esemplare. “Nurture” al primo ascolto non risulta immediato, eppure ogni ascolto permette di accogliere sempre più le soluzioni sonore dei Deviants, esponenti dunque di un mirabile technical death metal. Oltre quarantacinque minuti di tecnica e di arrangiamenti ragionati, a tratti anche troppo ragionati e comunque efficaci. Le progressioni sono mirabolanti ed energiche, con scorci, purtroppo pochi, atmospheric che lasciano ampie porzioni di dinamismo e varietà a un album che lo è comunque di fatto. Sono meccanismi completi e con musicalità estremizzata quelli uditi in “Nurture”. Chitarre che ricamano e si arrampicano con improvvisi scorci di acustica. Il basso mostruosamente in sintonia con ogni passaggio e pronto a mitragliare note su note. I Deviant Process sono manifestamente una band tecnica e con una logica compositiva un po’ contorta ma tanto dinamica.
(Alberto Vitale) Voto: 8/10