(Autoproduzione) Dal Belgio giunge il secondo disco dei Devil’s Bargain, con sette tracce legate da un debole filo conduttore (si tratta delle visioni, spesso cupe o comunque dagli aspetti negativi, di una donna – una strega? – che a causa di esse viene messa al rogo). “Sewer Rats” parte spedita su un coordinate heavy/power, ma poi cambia completamente con un break quasi progressivo; più inglese l’incalzante “No Return”. La band ama evidentemente le strutture articolate e non scontate, come dimostra la traccia autotitolata. Graffiante “Sign of the Times”, sulla scia dei Primal Fear, mentre “Your Disposal” è costruita su improvvise accelerazioni, sugellate dagli acuti di Arthur Melchior Paganini. Si chiude con gli otto minuti di “Symphony of Silence”, decisamente diversi dal resto dato che sembra di ascoltare un power tedesco melodico e antico, da Helloween inizio anni ’90. Un disco forse non compattissimo, ma con dei momenti ben riusciti e sicuramente non standardizzati.
(René Urkus) Voto: 7/10