(Odyssey Music) È il settimo album “When All The Rivers Are Silent” per la band della Finlandia che presenta una qualità e maturità artistica affatto trascurabili. Diablo hanno concentrato il proprio discorso testuale per l’album, attorno a storie di una persona che raggiunge il fondo nella propria esistenza. Una riflessione sulla caduta e sulle conseguenze e senza finali hollywoodiani nella vita reale. Questo, sommariamente, è il senso delle parole usate da Rainer Nygård, cantante e anche voce, per spiegare il concept lirico dell’album, nel quale i Diablo suonano un metal dalle fattezze moderne. Con Diablo si va oltre il canonico melodic death metal, non esagerando con l’old style ed anzi con qualche pezzo che suona vagamente con un’architettura quasi rock. Eppure il metal dei finlandesi è moderno e ben concepito. Dopo sette anni con un discorso musicale portato avanti, ecco “When All The Rivers Are Silent” onorare oltre due decenni di carriera. Essendo una band scandinava, Diablo usa suoni ben calibrati, un po’ smaltati e comunque netti per una serie di canzoni che si evolvono nelle strutture interne. Strutture dove il melodic metal sfuma e si somma a soluzioni quasi nu metal, con un misurato tasso di groove. Sound certamente scandinavo, pur tuttavia la freschezza dei pezzi quanto nello stile sembrano evidenti. Si è scritto di strutture perché molte canzoni hanno cambi di passo e la forma stessa muta e pur non essendo progressive, il suonare dei Diablo è volubile e maturo. Il tutto sigillato da una copertina di gran gusto.
(Alberto Vitale) Voto: 8/10