(Massacre Records) Questo debutto dei quattro thrashers tedeschi è uscito nel 2010, anno nel quale ha visto i Diabolos Dust esibirsi in Austria su un palco che calcato insieme a Testament, Sepultura e Six Feet Under. Quest’anno la Massacre decide di pubblicare con il suo marchio “Ruins of Mankind”, probabilmente le impressioni sono state esntusiaste. Tedeschi e pubblicati da una connazionale, ma i Diabolos Dust non seguono ciecamente la corrente thrash del proprio paese, ovvero dei Destruction, Sodom e Kreator, ma c’è un forte indirizzamento verso il thrash statunitense. Le canzoni hanno un notevole tasso melodico, non sono costruite con elementi moderni e la stessa produzione contribuisce in questo. Le note sembrano fissate, stilisticamente, al periodo 1983-90 e si rivive il clima di lavori come “Peace Sells”, “Bonded by Blood”, “Ride the Lightning” e altri capitoli di questa saga. Tuttavia le radici germaniche non sono state completamente ripudiate con richiami a Vendetta e Sodom; nomi i quali non devono far pensare che i bavaresi siano dei clonatori: il sound è fresco, trascinante, dotato di una efficacia che non sempre si denota in album di debutto. “Ruins of Mankind” è un lavoro che non ti aspetti. Ultima nota: la copertina è stata rivista, per questa ripubblicazione, da Artwars Mediadesign, già a lavoro per Kreator, Dismember, Sinister e Supreme Pain.
(Alberto Vitale Voto: 7,5/10)