(Badlands Ent.) Dopo aver piazzato un debut album i Die A Legend si rifanno sotto con il proprio hardcore chiaro ed aggressivo. Chiaro per via di una produzione non troppo sporca e nemmeno verniciata da una resa sonora artefatta. Il sound è dunque diretto, crudo nella giusta misura, espressivo di un lieve groove che potenzia quel muro sonoro (vagamente alla Converge) creato con gli strati e le bordate di basso, chitarre e batteria. L’hardcore dei Norvegesi è a metà tra quello europeo e della east coast statunitense, ma più di ogni altra cosa ha una carica emotiva seducente. “Progression Through Retrospection” è un pugno al volto, un’invettiva e una sfuriata fatte in otto pezzi piantati nella testa dell’ascoltatore con un irriverente modo di fare. I Die A Legend sono l’esempio di un hardcore selvaggio, puro e comunque con i suoi cenni di modernità che non sono scontati o, peggio ancora, falsamente spacciati come hardcore. Questo è, ancora, hardcore.
(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10