(Nuclear Blast Records) Se non consideriamo “The Divine Horsemen – XXV Anniversary Sessions” uscito l’anno scorso (qui), è dal 2017 che i quattro cavalieri dell’apocalisse non pubblicano un album. Questo ‘Bambini Selvaggi’ è infatti il successore di “Der Rote Reiter” (recensione qui), un nuovo lavoro -l’undicesimo- che si concretizza in un album alimentato da pura furia scatenata, forse provocata dalla genesi dello stesso, il quale viene definito dalla band come una lotta contro comfort, contro indifferenza, contro la follia che sta inghiottendo il pianeta e, non ultimi, una lotta contro se stessi; una lotta, apparentemente, che la band di Weimar ha vinto… e con immenso trionfo! Un album diretto, spontaneo, graffiante, possente… tematicamente sensibile (per chi si inoltra nei labirinti della loro lingua madre). Aggressiva “Volle Kraft”, drammatica ma trionfale “Alles Ist gut”, provocante la title track. Intensa ed avvolgente “Leinen Los”, suoni immensi che abbracciano anche il metal estremo su “Euer Gott Ist der Tod”, riflessiva e incalzante “Blau”. Oltre venticinque anni, ormai prossimi al trentesimo anniversario. Sempre maledettamente coerenti nella loro folle corsa verso quell’apocalisse che vogliono dominare. Tra il metal classico e quello moderno, trai l goth ed il punk, tra il folk, la Neue Deutsche Härte e l’industrial. Qualsiasi sia il punto di vista o la definizione che viene affibbiata alla loro musica, resta costante la loro proverbiale identificabilità, il loro stile personale, la loro line up ormai di lunga data, la loro potenza di fuoco sempre imprevedibile ma sicuramente devastante!
(Luca Zakk) Voto: 8,5/10