(Locic(il)Logic Records) Debutto per i Veronesi Dirty Fingers, band fondata nel 2010 Gabriel Grisanti, unico membro rimasto della line up originale. Dopo svariati avvicendamenti, a fine 2014 firmano per la Logic(il)Logic, per la quale pubblicano questo “250 Dollars”. Influenzato da acts come Metallica, Motorhead e Black Sabbath, l’album suona potente, energico e grezzo al punto giusto, con un buon equilibrio tra aggressioni frontali e atmosfere blues con un pizzico di quella sensualità bastarda tipica dello sleaze. “Back To The Move” apre le danze col suo riff monolitico e cadenzato, sovrastato dalla voce nicotinica di Gabriel, dotato di una timbrica rauca che bene si adatta alle atmosfere dell’album. “Whiskey” è un blues dal suono caldo ed avvolgente, che evoca atmosfere fumose da saloon Americano. “Explosive Sound” è una song veloce, puro rock’n’roll alla Motorhead che mantiene fede al proprio titolo. Sulla falsariga del brano precedente, la title track ha un ritmo incalzante, con un buon rallentamento in prossimità del refrain ed assoli di ottima fattura. Si cambia atmosfera con “Black Magic Night”, ballad semi acustica che richiama alla mente i Metallica di “Fade To Black”. La velocità aumenta di nuovo con “Dirty Fingers”, hard rock rabbioso di matrice blues, dotato di una ritmica pulsante. Ancora hard blues, con “Heroes’ Days”, aperta da un giro di basso che detta il ritmo saltellante della canzone. “I Am” è un buon pezzo che alterna mid tempo ad accelerazioni fulminee. L’album si chiude con “Nothingness Dance” dal riff che ricorda molto da vicino “Children Of The Grave” dei Black Sabbath e dotata di un refrain dal sapore classic metal, con tanto di chitarre armonizzate di scuola maideniana. Un album energico, onesto e ben suonato, che mette in luce le capacità di un gruppo che dimostra grande maturità compositiva, nonostante sia al debutto.
(Matteo Piotto) Voto: 7,5/10