(Noise Appeal Records) Tornano i Dirth Talons con un nuovo lavoro, il seguito dell’interessante disco omonimo del 2023 (recensione qui); la voce sexy della vocalist continua a fare un vigoroso e abrasivo attrito con il sound di derivazione punk della band, dando vita a brani che continuano ad esser impattanti, imprevedibili, tanto seducenti quanto dannatamente esplosivi. “Buck-Passer” è la prova definitiva: aggressiva, scatenata, disinvolta… ma pezzi come “Family Tree” mettono in mostra un gusto melodico incisivo, con chitarre che vogliono dipingere tele anziché sfondare pareti. Poi, certo, il punk non manca -per fortuna- e pezzi come “Sanwsea” lo provano con convinzione, dando spazio all’apice rock’n’roll di capitoli quali “Claiming Space”, o approfondimenti più ricchi di suoni quali la conclusiva “Hiding Memories”. Dodici brani diretti, anche brevi visto che l’intero lavoro dura meno di 40 minuti; un attacco frontale tanto seducente quanto tagliente: ancora una volta un disco fresco, rinfrescante, rinvigorente, semplicemente esaltante!
(Luca Zakk) Voto: 8/10