(Noise Appeal Records) Debutta questa band austriaca, nata dalle ceneri dei punk rockers Astpai che si sono sciolti nel 2020. E adesso? Ancora punk? Non esattamente. Ok, l’impostazione di base è quella, fatta di canzoni che hanno fretta di essere suonate, ovviamente a tutto volume, ma il sestetto -no, no ci sono le tastiere… qui le chitarre sono ben tre- riesce a giocare con una vasta gamma di sonorità poi ridotte al minimo comune denominatore, ovvero il rock, quello frizzante, quello potente e graffiante… un po’ sulla scia di Thin Lizzy. Capitoli quali “Bang Bang” sono rock duro e puro, brillante, frizzante, tuonante… esaltante però poi ci sono brani come “No Contest” che sono sostanzialmente ed assurdamente… black metal! La title track ingloba tutto: dal rock allegro ai blast beats, “Mind Games” stimola e provoca, atmosfera marcatamente sleaze su “Buried Alive”, mentre la conclusiva “Bottom Line” offre un rock avvolgente al quale è difficile resistere. La caratteristica unica della band? La vocalist. Jess canta con una voce che apparentemente non c’entra nulla con il genere… perché parliamo di del rock o di quella matrice punk ci si aspetta -anche dal gentil sesso- quella voce graffiante, ruvida, rauca… mentre Jess qui esalta con una vocina dolce, sexy, una cinguettio squillante e brillante che starebbe benissimo nel pop più commerciale sulla scia delle famosissime Britney Spears o Rihanna e derivati. Però, ascolto dopo ascolto, vi posso assicurare che Jess oltre ad essere brava, è semplicemente perfetta per la musica dei Dirty Talons, i quali offrono un rock fresco, diverso, accattivante e nonostante le ampie radici, a modo suo innovativo!
(Luca Zakk) Voto: 8/10