(Coroner Records) Dieci anni per un nuovo album sono un’eternità, ma i Disarmonia Mundi arrivano alla fine del tempo! Il ritorno del duo italiano avviene attraverso “The Dormant Stranger”, ovvero un nucleo di pezzi nella maniera di un melodic death metal agile e dinamico, tagliente e potente. “The Dormant Stranger” nasce sotto l’architettura di Ettore Rigotti, polistrumentista e scintilla vitale del progetto Disarmonia Mundi, e Claudio Ravinale, voce. Non solo, i due hanno puntualmente ripreso anche una loro vecchia e fruttuosa conoscenza, Björn Strid dei Soilwork. Lo svedese ormai di casa, si integra alle linee vocali di Ravinale e nonché ai riff letali e al contempo melodici del Rigotti. Questi segnano i pilastri fondanti di un melodeath accattivante e mutevole. “The Dormant Stranger” piace perché alle tipiche melodie in stile swedish melodic death, si aggiungono riff ben tagliati e dalle fattezze contemporanee, con una discreta dose di groove. Nei pezzi non si assiste a un gioco di contrasti, semmai a una somma di più livelli di stile, sia essi per le chitarre che per le voci, le quali sono un gioco di contrappunti vocali melodici inclini a stili come il metalcore ad esempio. Il death metal dei Disarmonia Mundi è ora un aspetto del loro essere ma non l’unico perché c’è anche dell’altro. “The Dormant Stranger” è un amalgama espressivo e coinvolgente, nel quale esistono brani elaborati come “Shadows of a World Painted Red” o neppure definibili death metal, come la title track oppure la bonus track “Sheer Nothing” della versione CD. Nell’era di questo sesto album, Rigotti e gli altri suonano attraverso un crescendo di stile e creando sfumature. Mentre gli anni si susseguono e il tempo si dissolve, il loro suono è diventato intricato, ma è ancora vivo e tra noi e la cosa non può che far sinceramente piacere.
(Alberto Vitale) Voto: 8/10