copdisaster(Iron Shield Records) Thrash metal di stampo americano, con sporadiche cadenze teutoni, un lieve incedere punk in alcune situazioni, ma nella sostanza il thrash resta imperioso e dominante. Un inferno che divampa, una sezione ritmica che sconquassa ogni cosa, nonostante sia asciutta, essenziale. Fiamme dirompenti e un riffing che lavora come un motosega. Fuoco, furioso e ardente che tiene viva la fiamma degli Exodus, Nuclear Assault, Anthrax, Metallica. L’iniziale “Basphemy Attack” è solenne ed epocale, “Evil Mind” pare rievocare dei passaggi di “Metal Militia” dei Metallica, mentre “Live Alone” è accattivante, in quanto giocata su tempi tonici, vivaci. Forse la canzone stilisticamente più interessante. Non ci sono dei cali in questo album, ogni fase, sia esse agguerrita, ruvida o altro, presenta una buona esecuzione, oltre ad un fascio di accordi e giochi della sei corde che permettono di seguire gli sviluppi dei pezzi con un certo piacere. Thrash metal vecchio stampo, poco propenso ad apparire moderno, ma ruvido, sfacciato e dannatamente malvagio (la voce gioca tra il roco, lo scream e urla, dando così l’impressione di essere uno strumento aggiunto). Niente male i colombiani Disaster.

(Alberto Vitale) Voto: 6,5/10