(Autoproduzione) EP di debutto per Disboskator, terzetto Toscano dedito ad un thrash metal piuttosto evoluto e non convenzionale. I quattro brani proposti in questo lavoro, dimostrano buone doti tecnico compositive, con una buona alternanza tra parti aggressive, robuste e ben costruite, ed altre ricche di armonizzazioni e melodie contorte, che richiamano spesso le sonorità dei Voivod e dei Vektor. “Passive Suicide” parte con un cupo arpeggio, seguito da un riff lento e cadenzato, al termine del quale, la ritmica si fa sostenuta, con chitarre arrembanti ben sorrette da un drumming potente e fantasioso, anche se penalizzato parzialmente dalla registrazione, con i tom troppo in rilievo e i piatti in sottofondo. “Looking For Immortality” ricorda un po’ “Three Days In Darkness” dei Testament, per via dell’incedere solenne del riff principale, interrotto da armonizzazioni cupe, che conferiscono al pezzo un feeling darkeggiante. “The Impossible New Era” parte con un riff progressive, sostenuto da parti di batteria molto fantasiose e decisamente tecniche, che precedono una brusca accelerazione, riportando il sound su binari tipicamente thrash, per quello che è il brano più aggressivo e diretto dei quattro proposti. L’EP si chiude con la title track, dal riffing di matrice doom, con parti di batteria contorte che riportano alla mente certe cose dei Mastodon. Nel finale la velocità aumenta, grazie ad un riff impetuoso. Un lavoro ottimamente suonato, penalizzato in parte da una produzione perfettibile, che mette in mostra una band preparata sotto ogni profilo, da quello tecnico a quello compositivo, passando per una cura maniacale per gli arrangiamenti.
(Matteo Piotto) Voto: 7,5/10