(Invada Records) Divide And Dissolve sono Takiaya Reed, di origini Cherokee e afroamericane, chitarrista e sassofonista, e la percussionista Sylvie Nehill, di origini Māori e australiane. Il quarto album delle due vuole portare in musica le violenze perpetrate dall’uomo bianco durante il periodo coloniale. Il duo risiede a Melbourne, dove tesse trame di musica avant-garde. Difficile etichettare l’operato delle due formidabili, visionare e comunque concrete musiciste. Da atmosfere doom a situazioni di un rock-noise fatto con sovrapposizioni di ritmi, suoni estirpati da chitarre, sassofoni e altri strumenti che formano un muro sonoro dalle andature pachidermiche. Un suonare che risulta monolitico ma al contempo angosciante, non ci sarebbe poi da meravigliarsi visti gli argomenti alla base di questa musica di tipo strumentale, messa in pausa solo da “Kingdom Of Fear” che presenta un testo della poetessa e pittrice venezuelana Minori Sanchez-Fung. “Systemic” è di poco oltre la mezz’ora e determina un vero wall of sound che cinge e isola l’ascoltatore, ponendolo di fronte allo scorrere di un affresco del passato che ha segnato tante storture dei giorni nostri e dell’umanità intera.
(Alberto Vitale) Voto: 7/10