(Ulterium Records) A distanza di quattro anni dal debut “Fallen Empires”, i greci Diviner tornano all’assalto: notevole segnalare che il singer Yiannis Papanikolau, ex-InnerWish, è un prelato della chiesa ortodossa! Questo disco di power/thrash schiacciasassi, omogeneo ma non disprezzabile, parte con l’arcigna “Against the Grain”, molto vicina a quanto creano i già citati InnerWish o i Mystic Prophecy; incalzante il refrain ‘Damnation! Damnation!” per “Heaven falls”. Alla Iced Earth (vale anche per il rallentamento acustico) l’impostata “The Earth, the Moon, the Sun”; dal taglio più moderno “King of Masquerade”, mentre “Beyond the Border”, in qualche passaggio, flirta addirittura con il blackened metal. L’unico brano che varia un po’ la struttura è la conclusiva “Stargate”, dove ci sono alcuni efficaci passaggi lenti; per il resto il difetto è appunto l’eccessiva monoliticità. In ogni caso, se le band citate sono fra le vostre preferite, i Diviner sono un discreto outsider.
(René Urkus) Voto: 7/10