(Peaceville) No, non avete letto male il nome. Questi non sono i Dødheimsgard, bensì i Doedsmaghird… il nuovo progetto solista di Vicotnik, il mastermind e frontman dei Dødheimsgard! Con lui Camille Giraudeau, polistrumentista francese (Dreams of the Drowned, Veule) nonché chitarrista live dei… Dødheimsgard! Ma allora, qui c’è la tessa gente, il nome è quasi uguale… come sarà la musica? Bella domanda. Considerando che i Dødheimsgard non seguono una traccia specifica, non abbracciano un genere ben definito… ecco che diventa molto difficile capire se quest’altro progetto avant-garde sia diverso dalla band principale o una sua nuova reincarnazione. Sembra quasi che questo album sia un mondo parallelo a quello originale, che sia un po’ la radice dell’aura ispiratrice dei Dødheimsgard; un fratello deforme, se vogliamo, l’immagine riflessa -ma totalmente distorta- dell’essenza che ha scolpito capolavori come “Black Medium Current” (recensione qui), o “A Umbra Omega” (recensione qui), ma anche pietre miliari come “666 International” e persino l’epoca black metal della band. Si, perché “Omniverse Consciousness” fonde tutto, un po’ alla rinfusa, creando una versione caotica e destabilizzante di quello che in maniera ordinata e poetica sono Dødheimsgard, come se Doedsmaghird fosse una valvola di sfogo libertina e sfacciata per tutto quello che non può finire nei Dødheimsgard, o che semplicemente non ci è ancora finito dentro. “Omniverse Consciousness” offre musica decisamente Dødheimsgard, ma anche la più imponente negazione della stessa. Contemporaneamente! Un costante contrasto tra il modernismo futurista dell’avant-garde e la radice violenta e carnale del black metal più ancestrale. Un’altra opera geniale. Un’altra dimostrazione di visioni alternative, alterate e anticonformiste. Una dimensione artistica così evoluta che va oltre la musica, va oltre il genere, lo stile, con così tanta energia da trasmettere da aver bisogno di una incarnazione diversa, parallela, oscura, diabolica e quasi innominabile. Una espressione artistica che va oltre l’universo con la sua rete spazio-temporale, incapace di essere contenuto in qualsivoglia multiverso -l’insieme dipiù universi-, decisamente la manifestazione di un onniverso, la fusione di più multiversi, nel contrasto di ogni legge fisica, con l’onda d’urto della collisione di ogni dimensione, verso un nuovo ed enigmatico stato di coscienza.
(Luca Zakk) Voto: 9/10