(Pulverised Records) “Only Death Is Eternal” dura solo venti minuti ma sono un brillante sguardo al death metal contaminato dal crust, proprio come lo si è udito nelle prime pubblicazioni del death metal svedese di un tempo. I Doldrey, in attività da circa sei anni, sono di Singapore e suonano con una maestria stupefacente. I pezzi dell’EP, cinque in tutto, esibiscono ripartenze saettanti, riff elettrici e sfrenati, atmosfere che rievocano i primissimi Entombed e tutta la cricca che ha dato il via a questa forza devastante nata dalla detonazione esplosa sul finire degli anni ’80 che col tempo si è poi esaurita nel melodic death metal. I Doldrey sono viscerali, dirompenti ma si agganciano ai sani principi del death metal più svelto, melodicamente reattivo e appunto contaminato dal punk ruvido, con una produzione nella quale i suoni sono fragorosi, ruggenti, la batteria si percepisce onnipresente e agile, con bordate imponenti che sottolineano i cambi di passo o quelle ripartenze hardcore punk devastanti e adrenaliniche. “Only Death Is Eternal” sembra giungere ai giorni nostri dal 1989 ma con un aspetto adeguato ai tempi che corrono.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10