(PRC Music) Si chiamano Doom’s Day e la copertina è quella, una specie di “Born Again”. La prima canzone inizia tra il suono della pioggia, i tuoni e una campana. La band canadese dunque dichiara immediatamente all’ascoltatore le proprie influenze, con i suoi toni doom e in parte heavy. Qualcosa di loro mi ha fatto venire in mente i Death SS. Le atmosfere sono quelle: pentacoli, croci, candele, maledizioni… musica terribile. Curiosa “She’s Possessed” con il suo incipit derivato dal punk, molto in contrasto dunque rispetto ai toni neri e sabbathiani dei primi due pezzi che aprono l’album. Solo questione di attimi, il tempo di aprire il brano e di riproporre comunque un organo subdolo e passaggi classici. Il resto dei brani sono un “2 novembre” perenne! “Necronomicon Ex-Mortis” è un heavy robusto accompagnato da un coro da cerimonia… non propriamente cattolica! Da segnalare “Sabbath Deadly Sabbath”, la quale nonostante il titolo è molto più fluida della canzone alla quale il titolo si rifarebbe. “Your Last Breath” è la canzone più cimiteriale e oscura del lotto, formato da otto pezzi in meno di 25′. Si consuma in fretta, come una candela nella notte e mentre fuori vento e fulmini si danno battaglia. Questo debut non è esente da alcune ingenuità o del fanatismo dei debuttanti eppure un suo fascino, macabro, è comunque percepibile.
(Alberto Vitale) Voto: 6,5/10