(Metal Blade Records) Il sesto album dei Downfall Of Gaia viene pubblicato quattro anni dopo il precedente “Ethic of Radical Finitude” che data 2019, dunque l’anno prima della pandemia da Covid-19. Oggi dopo con il ritorno a una normalità che ovviamente normale non lo è mai, i tedeschi si fanno avanti con un album cinicamente critico verso la nostra società. Otto canzoni che menzionano storie di solitudine, quella generata nel nostro quotidiano in una società dove vivere genera spesso malesseri. Una solitudine che può essere derivante o causa di problemi psicologici, fisici, dell’alienazione verso il prossimo e così via. Otto pezzi marcatamente segnati dal black metal ma di natura post e ovviamente con le grandi e tirate atmosfere alle quali la band ci ha abituati. Un mondo di malinconia “Silhouettes of Disgust”, le atmosfere sono meste, struggenti, anche annerite da momenti dove le chitarre generano progressioni fosche, torbide. Tutto è definitivamente atmospheric in “Silhouettes of Disgust”, come lo scorrere di venti, il susseguirsi di stagioni mentali e stati d’animo. I pezzi hanno strutture variabili, I Downfalls spaziano e non si adagiano su esecuzioni preordinate e seriali.
(Alberto Viale) Voto: 8/10