(Massacre Records) Esordio, più o meno perché nel 2012 questa band francese ha realizzato un EP omonimo. Tuttavia “Rest In Phantasy” è un full length che spalanca all’ascoltatore le porte di un symphonic metal autentico. In esso infatti si trovano tutti i tratti caratteristici del genere e comunque potenziato in alcuni suoi aspetti. Cinque elementi in formazione con Elegy Emma alla voce e Peter Gothilainen alle tastiere e pronto ad affiancare in alcuni casi al microfono la sua collega. Emma ha una voce potente, nitida, con un ampio spettro tanto da fungere da soprano. Un range ben sfruttato, attraverso l’uso di un cantato semplice, in tonalità ‘modeste’, fino a picchi e introduzioni imponenti e importanti. Posto il comparto vocale, con Gothilainen che dosa i propri interventi, la musica offre una sua dimensione ben costruita. I Dreamslave si mostrano ancorati a certi riff di carattere groove metal sia nelle distorsioni che nel riffing cadenzato di certe sortite, tutto sommato i lionesi scelgono delle linee chitarristiche pulite, chiare, nette. La materia testuale abbraccia diversi spunti, come “Pirati dei Caraibi” per esempio, ma in generale come da titolo che gioca tra l’altro con l’acronimo inglese ‘RIP’, con la fantasia. “End of Innocence” è un pezzo riuscito, ma paga un forte tributo all’era più classica dei Nightwish. Resta comunque da dire che è un brano riuscito. “The Drak Crusade” è un pezzo stuzzicante, molto power sotto certi aspetti, con tutti i musicisti del gruppo coesi e bravi a realizzare qualcosa di compiuto e variabile. Infatti la canzone è stata scelta come opener dell’album, ma solo dietro l’intro “Join the Phantasy”. La band trae spunto anche altrove, non solo da icone del metal sinfonico, come Mozart, infatti “Torments” e “Angel Requiem” pescano dai motivi del grande compositore austriaco, come “Dies Irae” dal “Requiem” e “Regina della Notte” dal “Flauto Magico”. A proposito, “The Dark Crusade” si ispira al mondo di Tolkien. Elegy Emma è molto brava, la band con lei mischia momenti sinfonici con altri che sembrano avere un carattere teatrale, ciò è anche conseguenza dell’universo letterario spesso osservato, sentito e respirato dalla band. Nei brani Emma ha il suo spazio e la stessa musica è qualcosa che prende il suo spazio e ne concede agli interventi della vocalist. Dunque se Emma è brava, sono bravi anche gli altri!
(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10