(Autoprodotto) Mi garbano assai questi Dripping Sin. Fa piacere sapere che puoi trovare del sano Thrash Old School senza andare troppo lontano. L’Italia ha una sua collocazione ben precisa all’interno del panorama metal mondiale ormai da un trentennio. I gruppi che han fatto storia sono realmente pochissimi, ma legati da un unico filo conduttore: la difficoltà di trovare una produzione. A mio avviso il gruppo di Catanzaro soffre dello stesso male. Nelle cinque tracce di questo EP le idee sono tante e buone. Il piglio polemico ed impegnato mi ricorda i Bulldozer (stupenda “The Best Bitch” che si apre con un monologo di Busi), mentre gli arrangiamenti ed i suoni sono tipicamente thrash anni ottanta. Il problema è che non si capisce quanto questa scelta di suono sia stata voluta. Questa pubblicazione sa di occasione mancata proprio per la qualità con cui è stata prodotta. Intendiamoci: da un’autoproduzione non ci si può aspettare miracoli e la mia vuole essere una critica al mancato supporto del quale questi gruppi dovrebbero poter usufruire a piene mani. Meritano comunque un attento ascolto. Coraggiosi.
(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 7/10