(Argonauta Records) Quarto album per Drive By Wire, formazione olandese che con questo lavoro giunge al decimo anno di attività. La proposta musicale della band guarda indietro all’hard rock degli anni ’70 ed al rock psichedelico, il tutto mescolato con lo stoner rock caratterizzato da un possente wall of sound. Uno stile che coniuga efficacemente il sound zeppeliniano dei Wolfmother e quello di Kyuss e Monster Magnet, passando da potenti cavalcate heavy rock/blues a momenti più riflessivi dalle sonorità dilatate. L’opener “Glider” è aperta da un riff massiccio che richiama i Black Sabbath di “Children Of The Grave”, con un basso che pompa e la splendida voce della bravissima Simone Holsbeek ad impadronirsi della scena. Molto più rilassata e psichedelica “Apollo” che si muove tra chitarre eteree, un groove di basso irresistibile e parti di batteria jazzate. “Blood Red Moon” è puro blues dominato ancora una volta dall’ugola di Simone, che si rivela essere il valore aggiunto di una band che comunque sa essere estremamente valida. Un album multi sfaccettato, tra atmosfere sognanti, sonorità avvolgenti e scariche di pura energia.
(Matteo Piotto) Voto: 7,5/10