(Pelagic Records) Potenti, oscuri, ipnotici, coinvolgenti, psichedelici. Gli stoner-doomsters americani Druids firmano il quarto sigillo, un monumento di oscurità scandita da riff irresistibili, melodie tanto misteriose quanto tetre e tanto… tantissimo groove. Il trio, con epicentro i due fratelli Rauch, offre linee vocali variegate, dal clean al growl, fino al parlato, all’epico, dal sognante e al devastato. In cinquanta minuti di musica grandiosa e atmosfere seducenti, la band intrattiene, esalta, sorprende… spaziando da un heavy classico e diretto ad un post metal ipnotico e sulfureo. Lo stoner ricco di spunti oscuri esplode con “Path to R”, travolgente e ricca di sporcizia “Ide’s Koan”, verso tenebre impenetrabili con la pulsante “Dance of Skulls”. Intensa ed provocante “Traveller”, seducente la conclusiva “Cloak-Nior Bloom”. Album che cresce ascolto dopo ascolto, svelando nuovi aspetti e cinicamente celandone altri… quasi volesse essere un disco diverso ad ogni riproduzione. Il segreto? Canzoni variegate ma allineate tra loro, ciascuna delle quali in grado di mettersi in mostra con caratteristiche decisamente identificative.
(Luca Zakk) Voto: 9/10