(autoproduzione) Di questo EP si è inteso diffusamente nel battage pubblicitario a sostegno della sua uscita. Di preciso c’era questa informazione: «”Sudditi” è un EP scritto attraverso messaggi vocali su WhatsApp durante il lockdown (per il 70% la musica, 100% per i testi), eseguito in sala prove per tre settimane e registrato in presa diretta durante il mese di Giugno. Circa due settimane di lavoro per realizzare riprese, mix e master, seguendo l’istinto e senza particolari artifici in fase di post-produzione». Di fatto la presa diretta si sente. “Sudditi” non ha per nulla l’aspetto di certe elaborazioni piatte o piallate, fredde o ‘algoritmate’ da software. L’istinto di cui sopra è percepibile e diventa l’atto spontaneo da cogliere nell’EP. Il noise-alternative rock dei Duocane (sono un bassista e un batterista) è duro, possente, attuale nei suoi testi, grasso nei suoni. Il noise è una patina spessa che ricopre un po’ di cose. I ritmi sono elaborati, vera perla di arrangiamento dell’EP. In venticinque minuti ogni cosa è messa al suo posto in queste istantanee un po’ cucite insieme, un po’ ragionate all’interno di una cornice che raccolga e unisca quell’istinto punk della band, il quale blatera cose e suona situazioni (riprendendo anche Syd Barrett). Venticinque minuti ‘free-form’, ispirati e a loro modo sperimentali.
(Alberto Vitale) Voto: 8/10