copduskmachine(Massacre) Si sente che questa band non ha nulla di improvvisato o almeno i suoi musicisti nell’operare, nel suonare, riescono a comunicare una certa padronanza e non dello strumento, ma in ciò che fanno, nel songwriting. Secondo lavoro per i Duskmachine, gente che annovera musicisti presi da Primal Fear e Annihilator, come il batterista Randy Black, il bassista e tournista degli Annihiltator Russell Bergquist, l’ex Deception e chitarrista Nikolai Wurk e l’altra chitarra e nonché voce Joe Comeau, altro ex Annihilator e Overkill. Il sound? Beh, ovviamente prendete quei nomi e ci avvicineremo proprio a loro, in particolare gli Annihilator spuntano spesso, ma almeno quelli della prima età (vedi “Bloodshed”). Da segnalare la presenza di Geoff Downes (Yes e Asia) nel brano “My Empty Room“, una sorta di ballad molto raffinata. La durezza del metal (tra l’heavy, il power e lo speed) ma anche la sua dinamicità confluiscono nei pezzi, rendendo questo album piacevole e ricco di spunti, oltre a segnalare poca originalità ma sicuramente un’abilità esecutiva e compositiva notevole. Insomma, questa è gente che sa il fatto suo, che sa suonare il metal e interpretarlo. Gente che scrive canzoni con la vera attitudine, cioè quella volontà di rendere i pezzi strutturati e che sappiano comunicare qualcosa. Nonostante le canzoni poi non siano di impatto immediato, non hanno quella frivola volontà di farsi canticchiare e di rendersi immediatamente assimilabili, ma solo per via di una successione sempre continua di parti, riff e ritmiche che si incastrano di continuo tra loro. La melodia c’è, ma le strutture dei pezzi la dominano. Maturità, esperienza, sicuramente qualità si fanno strada in questo lavoro che giudico con un buon voto più per il “mestiere” che la band ha saputo metterci.

(Alberto Vitale) Voto: 7/10