(Nuclear Blast Records) Ispirato ad un libro sugli spiriti della cultura tradizionale giapponese, “Night Parade Of One Hundred Demons”, il sesto album della psychedelic rock band californiana, è un fulmine a ciel sereno. Il trio non canta, nessuna voce, solo poesia sonora suddivisa in tre imponenti tracce, le quali catturano l’ascoltatore portandolo in una dimensione lontana, contorta, ipnotica, esaltante. Una title track suddivisa in due capitoli per un totale di oltre quaranta minuti ed un brano da oltre venti scandito da un basso incalzante e tuonante; brani psichedelici, infiniti groove di basso e batteria che lasciano spazio ad una espressione perversa della chitarra, la quale non si controlla, non obbedisce, non si sottomette. Nessuna parola, nessuna espressione verbale… pura musica, pura musicalità, melodie che inseguono riff,, riff che supportano melodie, poesia sonica, domino sonoro. “Night Parade Of One Hundred Demons” è qualcosa che non può passare inosservato: è oscuro, è paranoico, è malvagio. Osservato da qualche remoto punto vista, appare perfino folk. Sicuramente Radicale. Devoto al peccato originale. Quel riff che risale alle origini della band, quel Yōkai, quella divagazione artistica. Musica libera, musica che esce dai confini, musica che respira, musica ribelle che vive di vita propria.
(Luca Zakk) Voto: 9/10