(Black Lion Records) Attivi da circa tre lustri sul territorio bresciano, gli (Echo) si sono ritagliati una piccola e confortevole nicchia sonora in cui sviluppare la oloro idea di musica: sensazioni forti e malinconiche, trasformate in una rabbia decadente e romantica, che sa alternarsi a momenti più lucidi e aggressivi, quasi epici nell’incedere. Sette tracce, più intro strumentale, che formano un acquerello emotivo cangiante e variopinto, molto dinamico nella proposta sonora e decisamente sopra la media della scena nazionale e, in parte considerevole, anche internazionale. Una sorta di doom mescolato a del death melodico a tinte svedesi, ma con la maestosità scenica dei My Dying Bride e il romanticismo decadente dei conterranei Novembre. Un disco impegnato e impegnativo, che sa prendere subito, così come sa poi farsi apprezzare in una continua scoperta sonora che cresce ascolto dopo ascolto. Una piccola perla del panorama musicale nazionale contemporaneo.
(Enrico MEDOACUS) Voto: 9/10