(Massacre Records) M. Roth e Yantit, ovvero gli Eisregen, incidono un nuovo lavoro coinvolgendo anche la loro identità alternativa chiamata Goatfuneral. L’album “bitterböse” è stato realizzato durante la pandemia da CoViD-19 e dopo il precedente album “Leblos” che ben si è piazzato nelle classifiche di vendita nei territori di lingua tedesca. Goatfuneral erompe dal lato più nero del duo, quello black metal. L’album è costituito da un CD – c’è anche la versione in vinile – eseguito come Eisregen e dunque ammantato di sonorità dark, gothic, melodic metal e da un secondo CD come Goatfuneral dove è il black metal lo stile di riferimento. Sei pezzi per ambedue i lavori dove M.Roth, voce, Yantit, tutti gli strumenti tranne il basso che è per M.Stock, mettono prima in scena, dunque come Eisregen, una narrativa oscura, ammantata di malinconia, fatalismo, decadenza pregna di ombre e fantasmi. Il tutto è attraversato da spazi anche metal ovviamente. Per esempio fa sensazione ascoltare “Heute ist Krüppelnacht” che inizia e segue quasi come se a suonare fossero una versione piallata degli Impaled Nazarene e solo dopo brani decisamente dark metal come pad esempio “Sei mein Totenlicht”. Mentre la canzone seguente è la ruffiana “Nur eine weitere Leiche im Wald” che è altra pasta perché andante, melodica, un gothic metal tipico della scena tedesca. Nelle vesti di Goatfuneral i tre aprono a sonorità comunque spesso epiche, con qualche tono altisonante, maestoso, alternando soluzioni veloci ad altre in low tempo. Black metal d’impattoi, scontornato da tastiere che fungono da sfondo. “A Spoon Full Of Peace”, “Antisocial East-German Black Metal”, anche questa composizione ha molto a che fare con gli Impaled Nazarene, sono brani incisivi ma è soprattutto “Dunkeldeutschland” a distinguersi. Principalmente per via di una struttura cangiante, mentre la successiva “Satans Call” è un’invasata esecuzione: un’identità estrema e folle visto un finale techno-metal. Il tutto, sia come Eisregen che come Goatfuneral, si sviluppa in tre quarti d’ora nei quali i tre si muovono in maniera esuberante e risultando comunque fruibili.
(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10