(Massacre) L’anno scorso la copertina di “Rostrot” mi ha colpito e affascinato più della musica che conteneva ed ora riecco gli Eisregen, con una compilation composta da due CD. Nel primo ci sono canzoni del periodo 1998-2004, nel secondo sette nuove o mai pubblicate. La band teutonica è tra le più note nel campo del dark metal di fattura germanica, con quelle sonorità notturne partorite dalle tenebre e con i soliti bei riff pesanti o subdolamente distorti. I pezzi già noti non hanno bisogno di molti commenti. Cito la perfida e imponente “Scharlachrotes Kleid”, la falsamente pagana “Für euch die ihr Lebt”, la quasi industrial “Thüringen” o il folk di “Verboten”. Gli Eisregen spesso inseriscono parti black metal o thrash-death metal nelle loro canzoni, ma l’atmosfera necrotizzata o maligna è sempre li a dominare. Il secondo CD propone in apertura “Brut”, intro dal clima gotico che precede l’assurda “Mutter, der Mann mit dem Koks ist da”. Assurda per il suo electro beat di base e che l’inserto dei synth e delle chitarre la rende assolutamente prevedibile e pacchiana. “Engelmacher” è un altro esempio di elettronica, quasi disco, e metal e nel complesso è un brano abbastanza ruffiano. “Fleischhaus 2012” e “Scharlachrotes Kleid 2012” sono due discreti rifacimenti e “Born Dead” è un black metal molto strano, le note sono innervosite più che spietate, tuttavia la canzone sembra una versione demo. “Blutgeil” è dal vivo. Dunque la compilation propone materiale già noto e pochissima cose davvero inedite e di conseguenza non aggiunge poi granché ad una discografia comunque cospicua. A questo punto la reputo superflua e magari tirare fuori brani davvero inediti o versioni demo poteva essere più accattivante per un fan.
(Alberto Vitale) Voto: sv