(Memento Mori) A meno di un anno di distanza dal mini “Witness His Death”, tornano in pista i lombardi Ekpyrosis, giovane band nata nel 2013 che, dopo un debutto caratterizzato da sonorità a volte vicine al black metal, si sono spostati verso il death metal più puro ed incontaminato, come si suonava nei primi anni ’90. “Asphyxiating Devotion” prosegue, infatti, il percorso stilistico intrapreso con il precedente EP. Un sound che deve molto a bands come Incantation, Morbid Angel, Deicide e Vader. Una devozione totale alla vecchia scuola quindi, eppure la musica degli Ekpyrosis non suona affatto datata, grazie ad un gusto compositivo spiccato, che permette alla band di sfornare brani veloci e brutali, con momenti più rallentati e pesanti come uno schiacciasassi ; caratteristiche queste, abbastanza comuni nel genere, ma che richiedono una certa abilità nell’assemblare al meglio le varie parti. Ne è un esempio “Incarnation Of Morbidity” brano aperto da un’angosciante riff doom lentissimo, che lascia presto il posto a parti in crescendo, alternando partiture corpose e dotate di un certo groove, con altre in blast beats decisamente brutali. Un album che se fosse uscito negli anni ’90, avrebbe tenuto testa a molte uscite di bands blasonate, ma che ad oggi si dimostra essere un lavoro imperdibile per tutti gli amanti del death metal.
(Matteo Piotto) Voto: 8/10