(Pride & Joy Music) Hanno una storia già lunga alle spalle, i tarantini Elegy of Madness: non avevo, finora, sentito parlare di loro (colpevolmente, sia chiaro!), ma “Invisible World” è addirittura il quarto disco in studio per una carriera iniziata nel 2006. Si impone di recuperare! “Egodemon” apre il disco con buone prospettive: un gothic/symphonic metal pomposo e variegato, con qualche spunto mediorientale, ben interpretato dalla singer Anja Irullo. Suoni più moderni e boombastici, a tratti progressive, per “Es”, mentre la titletrack ha un taglio molto catchy, alla Evanescence di qualche anno fa. Cinematografica “Aegis of Light”, che un po’ si basa su cori affascinanti, e un po’ sfrutta il gioco della Bella e la Bestia, con l’alternanza di voci fra Anja e (se ben intendo) il chitarrista e leader della band Tony Tomasicchio. “Kore” ha dei momenti melodici vertiginosi, e anche qualche elemento folk; leggera e con qualche piccolo spazio elettronico “Fil Rouge”, mentre indovina un grande ritornello “The Rise of Sirius”. Il disco si chiude con lo strumentale “Day One”, dal vago sapore world music. Un disco completo, ben collocato nel proprio genere ma anche capace di aperture e divagazioni interessanti.
(René Urkus) Voto: 7,5/10