(AFM/Audioglobe) Ho seguito la carriera degli Elvenking fin dal primo demo, e ritengo senza dubbio che la band friuliana vada annoverata fra le più interessanti formazioni di power metal italiane. I primi tre dischi sono sicuramente dei classici della scena più orientata verso il folk: come molti defenders vecchio stampo ho apprezzato di meno il corso iniziato con “The Scythe” e i suoi potenti influssi death, e proseguito con i suoni moderni di “Red silent Tides”. Tuttavia, appare chiaro che con questo nuovo “Era” Damnagoras & soci siano voluti tornare a sonorità più folkeggianti e allegre, senza però dimenticare il percorso intrapreso finora. L’opener “The Loser” ci mostra il Re degli Elfi in piena forma e nel consapevole recupero delle vecchie atmosfere power/folk: il sound è quello di “The Winter Wake”, un po’ più potente e aggiornato al 2012. Molta più melodia in “I am the Monster”, uno dei due pezzi che vede la partecipazione straordinaria di Jon Oliva. Non mancano gli intermezzi puramente folk (come “A Song for the People” e “Opale”) e anche il giro di “Through Wolf’s Eyes” è cristallino nella sua matrice celtica. Dopo la scatenata “Walking Dead” è ben riuscita la power ballad “Forget-me-not”, soprattutto per le sovraincisioni vocali nel finale che creano una atmosfera piena d’emozione. Ancora una dolce ballad acustica con “The Time of your Life”, poi “Chronicle of a frozen Era” è la canzone più elaborata, che conserva tracce del sound progressive di “Red silent Tides”. Che altro dire? Un centro perfetto, che accontenterà appassionati vecchi e nuovi, per una band alla continua ricerca del miglioramento di sé stessa.
(Renato de Filippis) Voto: 8/10