(Deepsend Records) A quanto pare Emblazoned è un collettivo che agisce da diversi anni, forse oltre la decina, nonostante poi abbia fatto ben poche pubblicazioni. “The Living Magisterium” è il secondo mini realizzato dalla band del Wisconsin e in esso mette un sound energico e fatto di un miscuglio tra death metal estremo e black metal. E’ la sintesi di un blackened death metal che vive su mid tempo, blast beat, riffing ritmico pesante, di granito e progressioni veloci a metà tra i due generi summenzionati. Le voci sono un misto di scream e growl che si alleano e creano un dualità malefica. La band mette a segno quattro pezzi totali ed una intro, con il risultato di offrire un lavoro ben assestato, estremo e tutto sommato piacevole,, con atmosfere tra la scuola polacca e le tipiche tirate americane. Piacevole l’ultima canzone “In Ex Cathedra” che sembra riprendere il death di stampo svedese, tipo Dismember, accelerandolo e giocandolo su tempi spesso medi o più lenti. Quest’ultima è una caratteristica saliente nel sound dei quattro musicisti che smorzano così le cavalcate e i blast beat. I quattro autori hanno diverse esperienze e qualcuna di un certo livello: Kevin Forsythe chitarra è un ex Jungle Rot, il basso di A.J. Lewandowski proviene dai Decrepit Birth, la voce è di Jeff Plewa, un ex Micawber, e, alla batteria c’è Alex “Pulverizer” Pulvermacher, ex Decrescent. Gli Emblazoned sono ancora nella nicchia underground, ma “The Living Magisterium” potrebbe essere una chiave per aprire altre porte.
(Alberto Vitale) Voto: 7/10