(Sliptrick Records) A tre anni di distanza dell’EP “Soldier God”, ritornano i Romani Endamaged con il Primo full length “At The Gates”. Il sound del gruppo affonda le proprie radici nell’heavy metal degli anni ’80, soprattutto per quanto riguarda le parti vocali, interpretate da Roberto Mastropiero, singer dotato di uno stile che si rifà appunto a quell’era soprattutto per quanto riguarda l’uso del falsetto, tecnica della quale talvolta abusa, mantenendo alto il livello tecnico esecutivo, ma sacrificando parzialmente quello interpretativo. Maiuscolo, invece, il lavoro dei chitarristi Luca Grossi e Danilo Delli Compagni, capaci di passare da sfuriate thrash ad armonizzazioni maideniane, fino ad assoli all’unisono di scuola Judas Priest e Helloween. La sezione ritmica (Riccardo Zito al basso e Filippo Masari alla batteria) è solida, precisa e potente, ma dinamica allo stesso tempo. Questo permette al gruppo di spaziare da pezzi dalle sonorità thrashy alla Megadeth (L’opener “Soldier God” mi richiama alla mente “Take No Prisoners”), a rocciosi mid tempo alla King Diamond, per esempio citerei “No Grave But The Sea”, fino a mescolare sapientemente tutte le influenze, come su “When The Walls Fall down”, dove si alternano parti heavy metal classico ad arpeggi, assoli dal sapore progressivo e sfuriate thrash. La produzione, ad opera del chitarrista Luca Grossi è potente e rocciosa, con ogni strumento bene in evidenza. Un album dove potenza e tecnica, modernità e gusto retrò si mescolano sapientemente, dando origine ad un sound personale e ben riconoscibile.
(Matteo Piotto) Voto: 8/10