(Rockshots Records) Sono particolarmente affezionato agli Enemynside, formazione che seguo sin dall’esordio “Let The Madness Begin”, seguito da altri due ottimi dischi prima dello scioglimento nel 2013. Sono rimasto quindi molto sorpreso ed entusiasta quando, lo scorso anno mi sono trovato tra le mani un nuovo EP dal titolo “Dead Nation Army” (recensione qui), ritorno discografico e preludio a questo nuovo “Chaos Machine”. Già dalle primissime note dell’opener “Faceless”, lo stile della band romana è subito riconoscibile: thrash metal in stile Bay Area, forse a volte troppo manieristico ma dannatamente coinvolgente. Ritmiche potenti in palm muting costituiscono l’ossatura di brani dinamici e corposi i quali pagano più di un tributo ai Metallica (“No God In Kolyma” su tutte, poi anche la voce di Francesco Cremisini si avvicina molto a quella di Hetfield). L’unica critica che mi sento di muovere riguarda certe melodie ruffiane e ritornelli che richiamano un po’ i Trivium, band che non ho mai amato più di tanto. Un disco comunque solido, potente e corposo, che mette in mostra una band in forma che ha ancora molto da dire.
(Matteo Piotto) Voto: 7/10