(High Roller Records) Un brano della prima incarnazione degli Epitaph apparve addirittura sulla storica compilation d’esordio della Underground Symphony: dopo un lunghissimo silenzio, la band veneta arriva finalmente al full-“length”, e peraltro con una etichetta attenta come la High Roller. Questo “Crawling out of the Crypt” certamente non inventa nulla (e peraltro in un genere conservativo come il doom), ma è gradevole e coinvolgente all’ascolto. “Beyond the Mirror” è quasi un tributo a determinate atmosfere sabbathiane, direi quelle di fine anni ’70 e inizio anni ’80, nel passaggio da Ozzy a Dio; gradevolissimi gli inserti di hammond. Fumosa “Ancient Rite”, con dei passaggi horror metal che ricordano abbastanza King Diamond o forse addirittura i Death SS, mentre “The Battle of Inside” è fondata su un riff pachidermico e ipnotico, al quale non si può dire di no. Nella lunga (nove minuti) “Daughters of Lot”, che intuisco essere dedicata a uno degli episodi più malsani di tutta la Bibbia, è fondamentale il basso di Nicola Murari, che pulsa e riverbera come non mai; “Necronomicon” è una classicissima di doom puro, che sarebbe piaciuta moltissimo ai Candlemass d’annata. Consiglio certamente l’acquisto su vinile, perché la bonustrack per l’edizione in lp, “Crying Puppets”, è uno dei pezzi più ispirati del disco: tutta la prima parte vive di voci filtrate, archi stranianti, un synth incredibilmente malinconico e i toni evocativi di un horror metal 100% italiano. Un disco che piacerà soprattutto a chi ha già un po’ di capelli bianchi!
(René Urkus) Voto: 7,5/10