(Debemur Morti Productions) Il fantasioso musicista e autore Sacr registra e pubblica, di nuovo con Debemur Morti, il secondo album del progetto Ershetu che coinvolge nuovamente Vindsval, altro musicista e autore noto per la sua appartenenza ai Blut Aus Nord, il batterista Intza Roca e Void, quest’ultimo è ancora una volta il responsabile dei testi. “Yomi” è in sintonia con i principi di un cinematic/atmospheric black metal che implementa anche suoni d’atmosfera o sampler, alcuni dalle caratteristiche esotiche. Ershetu si mostrano più solenni del previsto e con sporadici ma diffusi momenti ritual black metal nel loro suonare. Anche questa volta sembra che la produzione tenda un po’ a impastare tutto, però “Yomi” sembra più netto, meno fumoso appunto nei suoni rispetto aal suo predecessore “Xibalba”, QUI recensito. Certamente vi sono porzioni dell’album evocative, caratterizzanti, tuttavia quel senso di confusione nello stratificare gli strumenti e accompagnamenti d’atmosfera, emerge spesso. Sacr e soci optano per sei pezzi dal minutaggio abbastanza sostenuto, aspetto che determina un salire d’intensità nelle composizioni. Tra melodie sparpagliate tra l’Asia Minore o più a oriente, ogni composizione prende una forma sempre più voluminosa, trascinandosi verso vette emotive, spinte da un black metal scarno, con qualche evocazione dei primi Emperor ma senza necessariamente quel taglio orchestrale. Ershetu diventa un cerimoniale con la fisionomia di una colonna sonora, la quale segue un canovaccio concettuale misterioso e ormai perduto nel tempo.

(Alberto Vitale) Voto: 7/10