(Memento Mori / Godz Ov War Productions) Raramente mi sono trovato avvolto da un senso di marciume e decadimento paragonabile a quello provato ascoltando “Moribound”, terzo album dei britannico/polacchi Eternal Rot. Il loro death metal dalle forti venature doom è la colonna sonora ideale per un’apocalisse zombie. Quello che colpisce maggiormente è la voce di Grindak, disumanamente gorgogliante, mortifera, oltre i limiti dell’estremo. Immaginate una persona con la trachea recisa dalla quale, mentre tenta di parlare, fuoriescono sangue e pus in un agghiacciante gorgoglio ed avrete un’idea abbastanza precisa delle parti vocali che compongono questo disco. Le chitarre macinano riff lenti, funebri, agonizzanti, eppure sorprendentemente dinamici, a dimostrazione delle ottime capacità compositive, graziate da un songwriting veramente ispirato che unisce sapientemente Autopsy e Bolt Thrower, ne estrae le parti migliori e le trasporta in un universo fatto di decomposizione e degrado. Un must per gli amanti del death più marcio e mortifero.
(Matteo Piotto) Voto: 9/10