(Nine Records) Un’aura di cupo mistero aleggia attorno agli Evangelist: oltre al fatto che sono polacchi, e che questo è il loro terzo disco, nessuno sa chi si nasconda dietro i singolari pseudonimi Wimpfnder General, Godfather Doom e Michael the Puritan. Ma la musica… che musica! Epic/doom metal come se ne trova un paio di volte l’anno, fra Candlemass, Capilla Ardente e un tocco (maestoso e indispensabile!) dei nostri Doomsword. “God wills it!” ci chiama alla crociata con un riff epico e un ritornello marziale; struggente melodia in “Heavenwards”, mentre dal canto suo “Prophecy” è il brano fondato sul riff doom più classico. “The Passing” ha una profonda carica drammatica, ancora una volta sita nel refrain, mentre la conclusiva “Eremitus (Keeper of the Grail)” sfonda di nuovo il muro dei Candlemass più massicci e tradizionali. Sarà che in questo periodo sto ascoltando poca ‘musica del destino’, ma mi sembra che gli Evangelist abbiano un decisivo tocco in più rispetto a tante altre formazioni di settore. Veramente consigliato per chiudere in bellezza il 2018!
(René Urkus) Voto: 8/10